17.1.25

L'ETA' DA SPERIMENTARE

E' un'età sperimentale. Ho la strana sensazione che nessuno è stato vecchio prima di me. La vecchiaia di chi mi ha preceduto non mi fa da modello e non mi prepara a niente. Per il corpo di ognuno, quando succede è la prima volta...
Nell'età in cui il passato è 
la maggioranza del tempo, 
i ricordi dovrebbero avere un peso schiacciante. Per me no, perché dimentico tutto, anche i sogni. Nemmeno sfoglio album di fotografie per frugare nel mucchio. I ricordi mi affiorano da soli, suscitati da un suono, un odore, un contatto di pelle. Posso scacciarli, ma non posso impedire che mi si presentino. Qualche volta li ringrazio per il ritorno a luoghi e persone che ho dimenticato. In casi speciali diventano storie scritte, perché si piantano davanti e vogliono durare. Trasformarli in pagine permette di passare più tempo insieme. Mi accorgo di non poterli correggere, di non poter dare loro un altro svolgimento. Non ammettono varianti, i ricordi. Però posso fare in modo che le persone di quel particolare passato si comprendano meglio, siano più pronte di riflessi durante i loro scambi. Ogni ricordo offre al passato una seconda volta, ogni sua visita ripete l'intensità con sfumature differenti...
Il frequente ricorso alla reclusione di anziani dentro gli ospizi, oggi chiamati gentilmente residenze e case di riposo, avvisa uno della mia età dell'urgenza di scongiurare tali internamenti. Si sta tra i pronti a essere scartati, segregati: bisogna agire in tempo e con destrezza. Inesorabilmente vecchi, sì, ma conservati arzilli, indipendenti e a piede libero.

Erri De Luca, Ines de la Fressanges, L'età sperimentale
Feltrinelli, Milano 2024, pp. 21, 59, 

4.12.24

ABITARE



Abitare significa sentirsi domiciliati in uno spazio-territorio relazionale, appartenere a un mondo e trovare in esso il senso per la propria storia.

Vanna Iori, Lo spazio vissuto. Luoghi educativi e soggettività
La Nuova Italia, Firenze 1999

20.11.24

ESSERI COMPIUTI


Si diventa esseri umani compiuti, all'interno dei grandi classici, solo se si trascorre un periodo più o meno lungo fuori dal perimetro della propria cultura ufficiale, solo se ci si allontana da casa, dalla famiglia, dal cuore della vita normalmente regolata e ci si inoltra in una zona di margine, di frontiera, dove la logica di tutti i giorni è sospesa e ne vige un'altra, che può essere esperita ma non spiegata, ne propriamente riferita. Che resta misteriosa e muta, semplicemente diffusa.


Giorgia Grilli, Di cosa parlano i libri dei bambini. 
La letteratura per l'infanzia come critica radicale
Donzelli Editore, Roma 2021

2.9.24

I RICORDI LEGATI AGLI OGGETTI



Alcuni oggetti sembrano particolarmente adatti a trattenere i ricordi, i luoghi... sono vere e proprie "zone della memoria"...
Forse è per questo che frammenti dispersi, intuizioni, piccoli mutamenti della luce, l'evidenza di un colore, il particolare di una facciata, si trasformano per noi in piccole certezze, un insieme di punti da unire tra loro per tracciare un itinerario possibile, come fossero i sassi di Pollicino, per ritrovare la strada di casa.



Luigi Ghirri, Niente di antico sotto il sole. Scritti e interviste
Quodlibet, Macerata 2021

19.8.24

VIA LA MASCHERA








Spesso ci vergogneremmo 
delle nostre più belle azioni 
se il mondo vedesse i motivi 
che ci spingono a compierle.
 
La Rochefoucauld