
Per affermare la loro evoluzione utilizzano i mezzi di cui dispongono. Non sempre sono legittimi, ma sicuramente degni di attenzione. Che alcune ragazze scelgano di portare il velo per manifestare la loro differenza, o per affermare il loro bisogno di riconoscimento di fronte ai genitori che reputano "ciechi" può sembrare una decisione ingenua e sbrigativa, ma in ogni caso è conforme alla loro età, a quello che sono, a una certa realtà. Se il tratto distintivo dell'adolescenza è una certa rottura, accusare i genitori di abbandono o insuccesso, spingerli ad accettare l'inaccettabile sono i mezzi che consentono a un adolescente di emanciparsi, separarsi da loro, almeno simbolicamente.
Coloro i cui sforzi restano vani, si perdono. Adottano comportamenti pericolosi, innanzitutto per loro stessi. Dall'insolenza all'ingiuria, dalla delinquenza alla droga, che siano consumatori o spacciatori, vittime o carnefici, spesso non hanno altra scelta che passare attraverso la violenza per avere la sensazione di esistere...
La questione non è dunque essere contraria o favorevole al velo. La vera questione è perché vuoi portarlo, tu, oggi, qui? Ti ho allevata nella religione, non nel segno. Anche coloro che non praticano possono essere credenti sinceri.
La fede non si misura con la pratica, la fede non è la consuetudine, il rituale. E, al contrario, il rito non fa il credente. Si può vivere intensamente la propria fede senza ostentare segni tanto costrittivi ed essere perfettamente ipocriti.
Prendendo il velo, riprendi pratiche abbandonate da due o tre generazioni. Ai miei occhi questo ha più significati: che non ti riconosci, non ti ritrovi negli usi - che peraltro sono anche i tuoi - di questo secolo, di questa società, e che quei riferimenti non bastano, hai bisogno di aggiungerne altri, perché non li reputi validi, o perché li rifiuti. Come ti ho detto il velo è portatore di valori che oggi esistono quanto sono esistiti ieri ma che si esprimono altrimenti...
Chi ti fa credere che per essere una donna onesta e una buona musulmana bisogna portare il velo, cerca di manipolarti. Tu puoi portarlo il velo, ma non per le ragioni che loro sostengono. Solo tu potrai trovare la tua integrità. Non spetta agli altri, né a me, dirti quello che dovresti fare o credere. L'unica cosa che posso dirti è: non sbagliare segno né lotta.
Leila Djitli, Lettera a mia figlia che vuole portare il velo
Edizioni Piemme, Casale M. 2005, pp. 60,61, 94,95
Foto by Bocangel