"Lo ha detto quello là," diceva Garibaldo, "matrice di bellezza."
Se ne andavano al mare e si stendevano sulla rena tiepida di settembre. Gavure si era rassegnato alla gobba, se ne scordava studiando la politica.
"Altro che guerra," diceva. "Con la guerra i poveri diventano più poveri e i ricchi più ricchi."
Veniva rasente un gabbiano. Donne lontane, ancor più desiderabili.
"La bellezza è altre cose," mormorava Gavure. "La bellezza è essere liberi."
Antonio Tabucchi, Piazza d'Italia
Feltrinelli, Milano 2011, p. 60
Foto by Carlos de Matos