10.9.20

INVESTIRE SULLE PIANTE

 


Il taglio delle foreste non è compatibile con la nostra sopravvivenza come specie... Senza una sufficiente quantità di foreste, non esiste alcuna reale possibilità di poter invertire il trend di crescita della CO2. La deforestazione dovrebbe essere trattata come un crimine contro l'umanità, e punita di conseguenza... Che dalle piante dipende la nostra unica possibilità di sopravvivenza dovrebbe essere insegnato nelle scuole ai ragazzi e agli adulti in ogni altro luogo. I registi dovrebbero farne film, gli scrittori libri. Chiunque è chiamato a mobilitarsi, e se credete che stia esagerando e non vedete alcun vero motivo per alzarvi dal divano per difendere l'ambiente e le foreste, sappiate che questa è l'unica, vera, emergenza mondiale. La maggior parte dei problemi che affliggono l'umanità oggi, anche se apparentemente lontani, sono collegati al pericolo ambientale e rappresentano soltanto gli innocui prodromi di ciò che verrà se non l'affronteremo con la dovuta fermezza ed efficienza. Le piante possono aiutarci. Soltanto loro sono in grado di riportare la concentrazione di CO2 a livelli inoffensivi... Le nostre città... dovrebbero essere completamente coperte di piante. Non soltanto negli spazi deputati: parchi, giardini, viali, aiuole, ecc. ma dappertutto letteralmente: sui tetti, sulle facciate dei palazzi, lungo le strade, su terrazze, balconi, ciminiere, semafori, guardrail. La regola dovrebbe essere una sola e semplice: dovunque sia possibile far vivere una pianta, deve essercene una. La cosa non richiederebbe che costi irrilevanti, migliorerebbe in una miriade di modi la vita delle persone, non esigerebbe alcuna rivoluzione nelle nostre abitudini, come molte delle soluzioni alternative proposte, e avrebbe un grande impatto sull'assorbimento di CO2. Difendiamo le foreste e copriamo di piante le nostre città, il resto non tarderà a venire.
Stefano Mancuso, La nazione delle piante,
Laterza, Bari 2019, pp. 93-95