Due fratelli possedevano un campo in comune. Uno di essi era sposato, l'altro invece, viveva solo.
Quando a giugno arriva il tempo della mietitura, i due se ne vanno nel campo e si dividono i covoni in parti uguali.
Di notte, però, il fratello che vive solo pensa: "Mio fratello deve mantenere una famiglia, non è giusto che la mia parte sia uguale alla sua".
Allora si alza, va a prendere alcuni covoni dal suo mucchio e li mette in quello del fratello.
Poche ore dopo, il fratello sposato pensa, anche lui, tra sé: "Mio fratello è giovane e non ha nessuno che lo aiuti. Non è giusto che lo abbia soltanto quanto me". Si alza e va a regalargli alcuni suoi covoni.
Per due notti si ripete la stessa gara.
Finalmente, uno dice: "Questa sera mi fermo nel campo, voglio spiegarmi lo strano mistero: i covoni tolti li ritrovo, puntualmente, nel mio mucchio".
A mezzanotte arriva il fratello... I due si incontrano, si capiscono, si abbracciano.
Di notte, però, il fratello che vive solo pensa: "Mio fratello deve mantenere una famiglia, non è giusto che la mia parte sia uguale alla sua".
Allora si alza, va a prendere alcuni covoni dal suo mucchio e li mette in quello del fratello.
Poche ore dopo, il fratello sposato pensa, anche lui, tra sé: "Mio fratello è giovane e non ha nessuno che lo aiuti. Non è giusto che lo abbia soltanto quanto me". Si alza e va a regalargli alcuni suoi covoni.
Per due notti si ripete la stessa gara.
Finalmente, uno dice: "Questa sera mi fermo nel campo, voglio spiegarmi lo strano mistero: i covoni tolti li ritrovo, puntualmente, nel mio mucchio".
A mezzanotte arriva il fratello... I due si incontrano, si capiscono, si abbracciano.
Pino Pellegrino, Racconti per i voli dell'anima
Mario Astegiano Editore, 2002, p. 30