17.9.23

VITA SLOW

Fast e slow non designano solo sue ritmi... Sono etichette per indicare due modi d'essere, due filosofie di vita.
Fast significa attivo, indaffarato, autoritario, aggressivo, frettoloso, analitico, snervato, superficiale, impaziente, più interessato alla quantità che alla qualità.
Slow è il contrario: calmo, ricettivo, tranquillo, intuitivo, placido, paziente, riflessivo, scrupoloso, più attento alla qualità che alla quantità...
Come un'ape in un'aiuola, il cervello umano passa automaticamente da un pensiero all'altro. Sul nostro febbrile posto di lavoro, dove i dati e le scadenze si succedono con rapidità, siamo tutti costretti a pensare in fretta. All'ordine del giorno non vi è la riflessione, bensì la relazione. Per sfruttare appieno il tempo e per evitare la noia riempiamo ogni momento libero di stimoli mentali. Quando è stata l'ultima volta che vi siete seduti in poltrona, limitandovi a chiudere gli occhi e rilassarvi?
Tenere la mente sempre attiva è il metodo peggiore per usare la nostra risorsa naturale più preziosa. E' vero il cervello fa miracoli quando funziona a pieno ritmo, ma dà risultati molto più soddisfacenti se di tanto in tanto ha la possibilità di riposarsi. La serenità mentale regala una salute migliore, la calma spirituale nonché una maggiore concentrazione e creatività. Ci regala quello che Kundera chiama "il piacere della lentezza".

Carl Honoré, E vinse la tartaruga. Elogio della lentezza: rallentare per vivere meglio
Edizioni BUR, Milano 2008, pagg. 23, 127