13.3.24

ABBI CURA DI ME

 
... Si dimostra una canzone universale proprio per questo: perché è in grado di rivolgersi in modo diverso a ogni unicità...
Credo che la chiave du questo riscontro risieda nel fatto che in ognuno di noi esiste questa fragilità, questo senso di separazione da qualcosa.
Da quando veniamo gettati nel mondo, dal momento in cui usciamo dalla pancia materna, cerchiamo quel senso di completezza, che si può trovare nell'amore, nell'abbraccio di un amico o dell'Assoluto. In questo senso, le parole di "Abbi cura di me" diventano una sorta di preghiera d'amore universale, una richiesta di aiuto, una dichiarazione di fragilità, che tutti possono interpretare e sentire come propria.
La canzone vuole dirci che non abbiamo bisogno di urlare, ma di sussurrare. Che non dobbiamo apparire forti a tutti i costi, ma nella fragilità sentire la nostra potenza. Perché quando ti mostri fragile, diventi vero.
Perché non siamo al mondo per essere perfetti, ma per essere veri.
Se sei vero, getti la maschera, e nessuno potrà colpirti. Non hai più molti nomi, ma uno solo: il tuo.

Simone Cristicchi - Massimo Orlandi, Abbi cura di me
San Paolo, Cinisello B. (MI) 2019, pp. 210,211