8.5.21

IL POTERE DEL SILENZIO

Nel silenzio ogni cosa è possibile e ogni cosa è vera. Nel silenzio non si conosce la verità, ma si giunge alla certezza che la verità esiste. Dentro il silenzio e nel suo mistero si trova ciò che dà risposta al limite dell'umanesimo, non perché l'uomo diventa dio ma perché il mistero è Dio. Il bisogno dell'uomo non è scegliere un dio ma averne l'esperienza, l'esperienza che Egli c'è... Osservando il mondo vicino o lontano, così rumoroso, inquieto e così folle, mi viene voglia di silenzio e di guardare ai monaci che sono scappati dal mondo, per capire il mondo. Non ho il coraggio di lasciare l'uomo, vi sono troppo legato, ma non dimenticherò questa terza via che rende ancora più umana la vita, perché è fatta anche dell'invisibile...
Mi ha colpito che sia presente nella stessa forma in tutto il mondo, indipendentemente dalle culture e dalle religioni. Il monachesimo è una presenza stabile tra gli uomini, anche se riguarda soltanto pochi. 
Il monachesimo è fatto di silenzio e di meditazione, di legami. Ma è qui che si pone la sua specificità, poiché ha privilegiato il rapporto con l'invisibile, col mondo che non si vede, che non è quello della Terra, ma la trascende, che sfugge persino al tempo poiché è legame con l'eterno.


Vittorino Andreoli, Beata solitudine. Il potere del silenzio
Piemme, Milano 2019, p. 281, 279