
Le parole organizzano, abbinano, restaurano i problemi e Dio sa quanto sono importanti in certe situazioni, ma l'interno è fatto di attenzioni quasi insignificanti che si scrivono e si vivono col cuore. Piccole attenzioni, piccoli passi... anche, a volte, piccoli dolorosi sassi. Una Montagna, anche questa... come il Pamir e le sue cime, dove l'ansimare comune, dove una corda più o meno tesa, dove il cogliere la difficoltà dell'altro, dove il guardare su assieme, hanno costruito il perché di questa spedizione. Piccoli enormi passi.
Le parole ci aiutano con l'esterno, ci traducono e certamente sono importanti, funzionali, permettono di semplificare, ma a volte sono troppe e, nel troppo, perdono valore, si inaridiscono e non giungono a nessuno, non come vorremmo. E poi, non sono, non saranno mai più importanti della Montagna vissuta, di ciò che con altri e tra noi si è creato...
E.M. Girotti e G. Bianchi, Pamir 2001. Un viaggio nel sogno
Allori, Ravenna, pp. 122, 8,9
Foto by Rosemanios