23.9.07

SOGNARE A OCCHI APERTI


Ho il sogno che un giorno gli uomini e le donne si leveranno e giungeranno a comprendere che sono fatti per vivere insieme come fratelli e sorelle.
Ho ancora il sogno questa mattina che un giorno ogni nero di questo paese, ogni persona di colore nel mondo, sarà giudicato sulla base della sua indole, e non per il colore della sua pelle, e ogni uomo rispetterà la dignità e il valore della persona umana.
Ho ancora il sogno che un giorno... la fraternità sarà qualcosa di più che poche parole alla fine di una preghiera, ma sarà invece al primo posto di ogni programma legislativo.
Ho ancora il sogno oggi che un giorno «il diritto scorrerà come l’acqua e la giustizia come un rivo perenne».
Ho ancora il sogno oggi che in tutti i Parlamenti degli Stati e i Consigli municipali delle città saranno elette delle persone che agiranno giustamente e ameranno la misericordia, camminando umilmente dinanzi al loro Dio.
Ho ancora il sogno che un giorno la guerra finirà, che gli uomini trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in roncole, che le nazioni non si leveranno più l’una contro l’altra e non proteggeranno più la guerra.
Ho ancora il sogno oggi che un giorno l’agnello e il leone giaceranno insieme e ogni uomo siederà sotto la sua vigna e il suo fico, e nessuno avrà più paura.
Ho ancora il sogno oggi che un giorno ogni valle sarà colmata e ogni monte e ogni colle sarà abbassato, i luoghi scabri saranno appianati e i luoghi tortuosi saranno raddrizzati e la gloria del Signore sarà rivelata, e ogni carne la vedrà.
Ho ancora il sogno che con questa fede potremo mettere da parte i consigli di disperazione e portare nuova luce nell’oscurità del pessimismo. Con questa fede potremo accelerare il giorno in cui vi sarà pace sulla terra e buona volontà verso gli uomini e le donne. Sarà un giorno glorioso, le stelle del mattino canteranno insieme e i figli e le figlie di Dio grideranno di gioia.

Paolo Naso, L’«altro» Martin Luther King
Claudiana, Torino 1993, pp. 177,178

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