
Mentre tutto si sfascia trionfa la retorica, la forma, ci sono i funerali imponenti, le autorità in divisa, i corazzieri del Quirinale, il ministro dell'Interno in visita a casa e l'indignazione della politica che lancia moniti e promesse. Dopo un attimo restano poche cose, minime. Immagino una persona intenta a setacciare la spiaggia in cerca di oggetti personali dopo una tempesta, un uragano, china a riconoscere cosa ancora gli appartiene. Resta una realtà fatta di una ricostruzione lentissima, di un recupero faticoso di memorie, un percorso che per molti si trasforma in una sofferenza senza fine, tanto da spingere alla fuga o alla rimozione.
M. Calabresi, Spingendo la notte più in là.
Storie della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo
Mondadori, Milano 2007, pp. 8, 57
Foto by Duncan