29.12.07

SCIENZA E FEDE COME ALLEATE

L'uso della scienza ha permesso grandi conquiste di civiltà. Se oggi si sta meglio che in qualsiasi altra epoca storica, se la vita media dell'umanità tocca livelli mai prima raggiunti a memoria d'uomo, questo è merito delle applicazioni tecnologiche a scopi di pace.
Il vero motore del progresso non sono le ideologie politiche ma le grandi conquiste della scienza che hanno aperto le strade ad applicazioni tecnologiche per l'uomo. Però l'uso della scienza non è più scienza. Purtroppo da quando è stata scoperta la scienza, le applicazioni tecnologiche contro la vita, contro l'amicizia tra i popoli, contro i valori della dignità umana hanno fatto la parte del leone. L'uso della scienza a scopi di guerra e di distruzione ha prevalso. Le applicazioni tecnologiche per migliorare il livello della vita e per difendere la dignità umana non sono state mai prioritarie nelle scelte politiche.
L'uso della scienza ha bisogno di valori. La più grande e genuina sorgente di valori è la fede. Nell'immanente è la scienza - fonte di valori in sintonia con la fede - che ci ha aperto gli occhi sull'esistenza delle leggi fondamentali della natura.
Nel trascendente è la fede l'indiscutibile sorgente di valori affinché l'uso della scienza non sia più contro l'uomo né contro la vita ma per il benessere, la prosperità, la giustizia e il rispetto della dignità umana.
Ecco perché nel Terzo Millennio dobbiamo riuscire a realizzare una grande alleanza tra scienza e fede.

Antonino Zichichi, Perché io credo in colui che ha fatto il mondo
Il Saggiatore, Milano 1999, p. 217
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