
Spesso la gente mi domanda: "L'Olocausto può accadere di nuovo?". La mia risposta è: è accaduto di nuovo. In qualsiasi momento, ovunque nel mondo: ora. Un male di vastissima scala come quello dell'Olocausto non poteva essere compiuto da un piccolo manipolo di fanatici squilibrati, individui completamente diversi da noi. Migliaia, milioni di persone normali sono costrette a compromessi, collusioni e acquiescenze. L'Olocausto non è ancora finito, e non finirà mai.
Dall'esterno la mia vita oggi appare normale, ma certe ferite non guariranno mai. E' difficile credere nell'amore quando si è visto quel che ho visto io, è difficile lasciar perdere le cosiddette "persone normali" che scelgono di chiudere gli occhi di fronte alle sciagure del prossimo, di tapparsi le orecchie per non sentire le grida degli altri. A volte il mio dolore e la mia rabbia sono acuti come quando cominciarono a mettere le radici dentro di me, e altre volte sento che mi sono state affidate due missioni: portare la mia testimonianza e aiutare gli animali così come loro hanno aiutato me. Sono ancora diversa: un animale dentro il corpo di un essere umano. Trovo la mia serenità nella natura, e scopro Dio in tutto ciò che è bello e buono.
Misha Defonseca, Sopravvivere coi lupi
Ponte alle Grazie, Milano 1998, pp. 110, 263
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